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2007: Déntrokirtòs



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Lyrics

 

Spazzadiluvi

I giornali ! I giornali !
I giornali sono tutti uguali
ne ho comprati sette,
li ho messi fianco a fianco a fianco,
ed erano tutti uguali
(erano tutti uguali).

Osservaservoosserva!
Leggi eleggileggi!
Euroneuroeuro!
Vival’Ivaviva!

viver dentro senza respirare
è come spostarsi senza mai viaggiare

Compra vendi spreca spendi sali attendi scendi torna

Svitavvitasvita per tutta la vita
allora con degli amici ci siamo messi a volare

Compra, vendi, spreca, spendi, strani mali nel cantiere: stranimali

Fingi di far senza ma già il silenzio fugge
nei luoghi ulteriori.


Elicrisio

Vento e luoghi all’alba santi canti
Fanno eco al sole muto

Nasce con fatica sotto la foglia che non
torna ma ancora l’odore rinnova
[giovane ma appena nata]

Ramo al cuore controvento verso il sole
Il mare risponde al nascere del fiore
[profumando riflettendo]

Nel riflesso un cielo splende capovolto
Prima stella Ad occidente
Venere sommersa affonda la luce

Dorme sulle labbra schiuse del crinale

Elicrisio

Li svegli col tuo passo, uomo
Fibra d’ombra dei nati da ventre
Senza volto si nascondono
Animali senza specie

E calmi, ti circondano
Nel sole che si spegne
Sporco d’oro e di tempo
Ti guarda e il suo colore sembra dire:
perenne.


Waltz Oblio

E’ il tempo del vento il vetro s’infrange
Mi prende il cielo e lo convinco a disporsi
in quel nulla di luce ritaglio i colori
usciti da nubi sconvolte a novembre.

Vedo il blu,
oceano che vuole svanire
Il giallo è il confine
sgomento del vento
Mi accorgo del rosso,
custode degli astri.

Ammassi di bianchi
tremendi animali
padroni del gorgo
che vendono salme
sfiorate dal vento
sfiniti da danze
racchiuse in un cerchio

il tempo
non seppe più crescere
oltre il cielo
fu allora che agosto
scomparve per sempre

un mese che non ritroverai
senza capire il perchè del silenzio
nell'armadio mi nascosi per sempre
[altri colori nel mio buio] ed anche
l'ultimo confine
si volterà a guardarmi andare via.


Alcune margherite di legno

La luna scende nel suo vino
Nel bere assapora il cosmo e i crateri
Assorto si lascia da parte
Stupito si sente fiorire
Altrove

Il sole si fonde alle luci del mare
Osserva l’incontro di onde coerenti
Assorta si lascia da parte
Stupita si sente fiorire
Altrove

Molto altro accade
In questa dimensione
Persone rapite diventano
margherite di legno

"S-bruahahahah
b'bluop
blblblblblblbl
pò, k'tapps fujhq; pò, frrrr-rakh
Sghìrgubù (Sghìrgubù)
Nn, n, nnnækk (nn, nnækk)nnækk
k'tapps-fujhq."

Muto dimenarsi di steli e di mani
Labbra di fogliame che non sanno pronunciare
Parole
verbi di profumo espandonsi nell’aere
indugiano sospese
sillabe di siero

“Perché sono solo un fiore?
Non potevo essere fiocina,
o che so, flutto o il faro
che m’illumina?

[…oppure:] un fauno scorpione
sulla riva del mare?
Rimango fermo davanti alla stessa luna
che mi ero illuso di bere”

“schiudo il volto alle correnti
le mie foglie ora sono ali
e vedo, vedo!”

“Ma c’è un luogo ulteriore
Mi abbandono in verticale ed
ora sono una cometa di legno!
Senza ostacoli
Ma non mi basterà
Questa galassia di legno”


Le sette impressioni del fauno scorpione

Sono otto secondi che non canto ti osservo.
Utile viandante adottato da noi fauni
Sa di questa terra la tua mania più forte
Porti qui il tuo verso che da nudo ora canti

Hai vissuto i moti naturali rifiorendo
Sopra il cielo freddo condensandoti in un astro.
Il tuo aspetto muta mentre sfuggi a questo luogo
Dove il tempo sa quando esaurirsi o ritornare.

Sono otto secondi che non canti; ascolti.
Altri versi tagliano il silenzio che rimane
Come quei riflessi che di luce non son fatti
Guardi in fondo al mare e i tuoi occhi sono i miei

Correndo sul ricordo di ogni mia potenza
Si apre
mi avvicino al cancello.